Una delle filiere presenti ad Asphaltica 2024 è quella delle membrane impermeabilizzanti, ben rappresentata all’interno del SITEB dalla Categoria D – Gruppo PRIMI (Produttori Italiani Membrane Impermeabilizzanti). Delle aspettative per la nuova edizione della manifestazione, delle iniziative che saranno promosse e delle prospettive di sviluppo del comparto, con un occhio rivolto alla sostenibilità ne abbiamo parlato con Massimo Schieroni della Categoria D – Gruppo PRIMI.
Con quali aspettative sarete presenti ad Asphaltica 2024?
Oltre alla presenza di alcune Aziende del nostro settore, parteciperemo attivamente ad Asphaltica 2024 come Associazione - Gruppo PRIMI Categoria D. Per il nostro settore la manifestazione da sempre rappresenta un momento di dialogo e confronto con tutti gli attori della filiera del bitume, in particolare i produttori e gli operatori impegnati nel settore viario e stradale. Infatti i nostri prodotti, le membrane impermeabilizzanti bituminose e sintetiche, sono impiegate da sempre nella impermeabilizzazione di ponti, viadotti, gallerie e nel rinforzo delle pavimentazioni stradali.
Quali iniziative promuoverete in fiera?
Su tutte, ne evidenzio una: nel giorno di apertura di Asphaltica 2024 promuoveremo il convegno “Membrane bituminose, nuova vita con l’End of Waste”. A partire dalle ore 10 concentreremo il focus sul regolamento End of Waste in via di approvazione che valorizzerà gli scarti delle membrane bituminose trasformandoli da rifiuti in materie prime seconde. Una conquista che all’estero è già realtà e che gli operatori attendono con grande interesse.
Nel corso dell’evento saranno presentati e approfonditi i principali aspetti del regolamento destinato a migliorare le dinamiche del nostro settore, portando al riciclo di grandi quantitativi di rifiuti e al risparmio di altrettante materie prime vergini. Una conferma di come il bitume sia uno dei materiali più antichi e riciclabili, validamente utilizzato sin dall’antichità grazie alla sua capacità di non perdere le caratteristiche originali che ne hanno garantito l’ampio impiego in edilizia e nel mondo delle strade e infrastrutture.
Tra i relatori previsti il Direttore SITEB Stefano Ravaioli, un rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, un rappresentante delle Imprese di Impermeabilizzazione che applicano i prodotti e li rimuovono, nel caso di rifacimenti, e che quindi hanno concretamente a che fare con questi recuperi e, infine, i Produttori dei macchinari che riescono a triturare le membrane recuperate per l’utilizzo prevalente quale additivo nel bitumato stradale o nella produzione di nuove membrane bituminose.
Il ruolo del settore si è recentemente consolidato ulteriormente all’interno del SITEB grazie al Gruppo PML.
Di recente nella nostra Categoria D – Gruppo PRIMI sono entrati nuovi operatori che hanno rafforzato la nostra compagine associativa, che già qualche anno si era ampliata con l’ingresso dei Produttori di membrane sintetiche. Più di recente anche i produttori di membrane liquide hanno espresso la volontà di far parte della nostra Categoria come Gruppo PML (Produttori Membrane Liquide). Una conferma concreta della crescita del Settore dei Produttori di Sistemi Impermeabilizzanti.
La sostenibilità ambientale sarà uno dei temi guida di Asphaltica 2024. Come la interpreta il vostro settore?
Le nostre imprese sono da anni impegnate nell’abbattimento delle emissioni e nella promozione di strategie “green”. Chiaramente l’approvazione del Regolamento “End of Waste” sulle membrane bituminose potrà contribuire sensibilmente a rendere più sostenibili le nostre attività aumentando la quota di impiego di materiali riciclati.
Oggi il nostro Gruppo PRIMI si è dotato di un Comitato Tecnico articolato nei due settori, bituminoso e sintetico, molto presente a livello normativo nazionale e internazionale e impegnato sulle tematiche della sostenibilità e sicurezza, potendo contare su competenze eccellenti, riconosciute a livello continentale.
Altre proposte che vedono il nostro settore protagonista nel “green building” sono i sistemi di impermeabilizzazione per giardini pensili, in grado di recuperare “a verde” il suolo occupato dalle costruzioni, così come la realizzazione dei cosiddetti “tetti freddi”, manti impermeabilizzanti di colore chiaro, riflettenti l’energia solare, in grado di ridurre il riscaldamento degli edifici e contrastare le “isole di calore” dei nostri aggregati urbani.