SINA, la società di ingegneria del Gruppo ASTM, secondo operatore al mondo di reti autostradali in concessione e player globale nelle grandi opere infrastrutturali, parteciperà alla prossima edizione di Asphaltica 2024, in programma a BolognaFiere.
Protagonista da oltre cinquant’anni nello studio, progettazione e gestione di nuove opere nei settori della viabilità, delle telecomunicazioni, dei trasporti stradali e ferroviari, dei porti e delle piattaforme logistiche, Sina assicura oggi il più efficiente ciclo di vita all’infrastruttura.
Con l’ingegnere Michele Mori – Direttore dei Servizi Tecnici di SINA - abbiamo approfondito le novità relative alla prossima partecipazione dell’azienda ad Asphaltica, le aspettative, i contenuti e le esperienze che saranno portate in fiera e la visione dell’azienda sul tema della sostenibilità ambientale.
Con quali aspettative sarete presenti ad Asphaltica 2024?
Sin dai primi anni ’90 siamo presenti in SITEB e da molte edizioni partecipiamo ad Asphaltica, che è, a mio avviso, un evento imprescindibile per la sua storia, per la sua unicità e per la sua capacità di attrarre e mettere insieme per alcuni giorni gli stakeholder del settore: gestori, progettisti, imprese, uomini della sicurezza, produttori di materiali e mezzi. Tutti attori che si presentano a questo evento in maniera propositiva, scambiando e condividendo esperienze, idee, metodologie, tecnologie e progetti per migliorare la qualità e la sicurezza del nostro patrimonio stradale. Un momento prezioso per delineare le prospettive di sviluppo del comparto delle strade.
Quali prodotti e contenuti porterete in fiera?
La nostra partecipazione alla manifestazione sarà particolarmente improntata alle tematiche green, a partire dalla grafica e dagli allestimenti del nostro stand in fiera.
Venerdì 11 ottobre poi promuoveremo un momento di confronto con il convegno “Sviluppo e adeguamento delle pavimentazioni stradali nell’ambito della transizione ecologica”, cui prenderanno parte rappresentanti del mondo universitario, imprese, produttori di additivi e i nostri concessionari per parlare di nuovi capitolati per conglomerati sempre più attenti al green.
Presenteremo poi nuove progettazioni e tecnologie per pavimentazioni ad alta durabilità che prevedono l’impiego fino al 70% dei materiali ottenuti dal riciclo, oltre a nuovi strumenti di misurazione delle caratteristiche delle pavimentazioni, con particolare riferimento alla loro rumorosità.
La sostenibilità ambientale sarà uno dei temi guida di Asphaltica 2024. Come la interpreta SINA?
La visione del Gruppo STM, di cui SINA fa parte, investe tutte le controllate ed è incentrata sulla crescita sostenibile ed economica dei territori in cui lavoriamo e sul rendere il migliore servizio alla collettività attraverso infrastrutture che mettono al centro persone e ambiente.
L’approccio aziendale, attento alla ricerca delle migliori soluzioni dal punto di vista tecnico, economico e della sostenibilità, mira a favorire l’inserimento dell’opera nel territorio, attraverso studi di impatto ambientale, compensazione territoriale e metodologie di monitoraggio e valorizzazione dei siti coinvolti.
Un esempio in tal senso, arriva dal piano di investimenti che abbiamo predisposto per l’ammodernamento ed adeguamento della A4 Torino-Milano, che oggi è protagonista della transizione ecologia e digitale della mobilità. Un progetto di smart road reale, 125 km di autostrada per 1,159 mld di euro di investimento su una strada dove circolano 30 milioni di veicoli leggeri e 10 milioni di mezzi pesanti l’anno, con un indotto di 2 miliardi di euro generati e 17.000 nuovi occupati.
Tra le principali innovazioni tecnologiche introdotte: le postazioni polifunzionali, il rilevamento della velocità, del traffico e dell’andatura contromano oltre a quello delle merci pericolose e alla guida antinebbia. A ciò si aggiunge il monitoraggio delle infrastrutture e pavimentazioni, l’impiego dell’intelligenza artificiale e la previsione di bacini di raccolta di acqua piovana, l’utilizzo di asfalto con additivi, le stazioni di ricarica elettrica, gli impianti ad idrogeno e quelli fotovoltaici.
Sempre nell’ambito di queste attività, in linea con il regolamento europeo sulla tassonomia delle attività eco-compatibili, abbiamo realizzato “la carta climatica autostradale per il piano di adattamento” che contiene il più aggiornato patrimonio informativo sul clima di riferimento e sulle variazioni climatiche ad oggi disponibile in Italia. La metodologia utilizzata consente di individuare le tratte più soggette a cambiamenti climatici e prevede un’adeguata progettazione della resilienza infrastrutturale per evitare eventuali future situazioni emergenziali.