Cosa rappresenta per voi la partecipazione ad Asphaltica World?

Per la nostra Società, costituitasi nel 1983, è la prima partecipazione ad una manifestazione di evidenza internazionale. Conosciamo bene Asphaltica per averci partecipato da visitatori in diverse occasioni e ne abbiamo sempre molto apprezzato la validità delle proposte e l’opportunità concessa al settore di mostrare gli sviluppi tecnologici e le competenze. Quindi per noi è l’occasione di “guardarci dall’altra parte”, non da semplici fruitori ma da realtà nel settore dell’edilizia stradale del territorio, trattandosi della prima volta che tale evento si terrà in Puglia e comunque nel Sud del nostro Paese. Vogliamo confrontarci con le altre realtà di settore con lo spirito di apprendere ma anche di far conoscere, a chi non ci conosce già, le nostre esperienze e competenze.

Quanto conta a vostro avviso la corretta comunicazione del settore?

La comunicazione è a tutti i livelli fondamentale per trasferire competenze e conoscenze, non si può prescindere da essa quindi fondamentale è la “modalità” con cui questa viene posta in essere. Il settore strade, spesso considerato marginale nel grande mondo dell’Edilizia, svolge invece un ruolo sociale importantissimo. Da un punto di vista delle tecnologie l’evoluzione è stata repentina e ha completamente trasformato la logica di considerare le Strade “tutte uguali”. Per decenni alla evoluzione delle tecnologie dei mezzi di trasporto su gomma non sono corrisposte tecniche evolutive delle pavimentazioni stradali, da qualche decennio non è più così, la tecnologia ha interessato anche il modo di realizzare le “strade” fino a diventare oggi non delle semplici distese di conglomerato bituminoso ma con l’introduzione dei CAM Strade anche fondamentale riferimento in materia ambientale. Quindi, tornando alla domanda, oggi comunicare l’evoluzione del settore è fondamentale anche per le scelte fatte sia da chi le progetta a chi le gestisce a chi le realizza ed infine a chi le utilizza.

L’innovazione tecnologica sarà uno dei temi guida di Asphaltica World 2025. Cosa significa per voi e come la valorizzate?

Lo sviluppo tecnologico degli impianti di produzione di conglomerato bituminoso e delle macchine operatrici hanno completamente rivoluzionato il mondo delle pavimentazioni stradali ma anche trasformato e migliorato sensibilmente l’impatto ambientale che questi avevano. Una delle questioni più spinose che un produttore di conglomerato bituminoso si trova ad affrontare oggi è quello di vedersi catalogato come un “inquinatore”. Pensiamo alle emissioni in atmosfera, a quelle odorigene o acustiche. Chi opera nel settore conosce bene i rischi che corre se non si rispettano scrupolosamente i limiti imposti ed in alcuni casi nemmeno “misurabili”. Gli impianti di produzione di conglomerati, realizzati 20-30 anni fa lontani dai centri abitati, si trovano oggi, se non inglobati, a ridosso degli stessi e non sempre la soluzione è un trasferimento in altro sito. Qui la tecnologia diventa fondamentale per supportare il settore nel poter continuare a operare nel rispetto dei limiti sempre più stringenti. Per quanto riguarda le macchine operatrici la tecnologia ha completamente rivoluzionato il settore. Ma pur apprezzando gli sforzi fatti attraverso politiche fiscali incentivanti alla sostituzione delle ormai obsolete macchine con altre di nuova concezione, spesso nei cantieri operano macchine vetuste.

La nostra Società ha da tempo intrapreso una politica volta a disporre di strumenti sempre efficienti e tecnologicamente all’avanguardia.

Una questione però deve essere oggetto di approfondimento ed è quella della “formazione degli operatori”. A macchine operatrici ed impianti sempre più evoluti tecnologicamente si risponde con un personale formato “in house” con il concetto dell’operatore “anziano” che forma quello “giovane”. Da questo punto di vista andrebbero individuate strategie da porre in campo con il mondo della Scuola, penso agli istituti tecnici/professionali o con gli enti che si occupano di formazione professionale in edilizia (es. Formedil), al fine di promuovere adeguatamente la formazione delle nuove leve da inserire nel nostro settore.